Non so se ti sei mai sentito così, come se stessi pensando a un miliardo di cose distinte tutte insieme e allo stesso tempo a nulla.
I pensieri ti attraversano, si insinuano nel tuo corpo e ti irrigidiscono, il tuo cuore accelera, ma non si fermano abbastanza nella tua mente da permetterti di capirli a pieno.
Non sai a cosa sia dovuto, il perché aver rotto un bicchiere di cui non ti importava nulla ti abbia fatto sentire come se avessi fatto qualcosa di orribile, o forse è stato il non essere riuscito a mettere in ordine l’armadio neanche questo fine settimana, o quel pensiero intrusivo alle 4 del mattino su quell’amico di cui ti sei fidato troppo anni prima e adesso forse troppe persone al mondo sanno qualche oscuro segreto di cui davvero ti vergogni.
E sei sulla metro per tornare a casa, o stai andando a lavoro, o sdraiato a letto, o seduto a fissare il pavimento, e di colpo non sei più lì, sei altrove, e non ti accorgeresti nemmeno di star annegando tra tutti questi pensieri se ogni tanto non ci fossero dei brevi silenzi, delle boccate d’aria.
Il giorno in cui ti terrorizza chiamare in pizzeria per farti fare la pizza che hai ordinato con tranquillità il sabato prima e quello prima ancora, il giorno in cui il tuo cuore ha saltato un battito e sei sceso di corsa perché sull’autobus hai visto uno che somiglia al tuo bullo delle medie e hai sentito una fitta allo stomaco, come dieci anni prima quando ti tirava i capelli perché evidente i suoi a casa non riuscivano ad amarlo come avrebbe voluto.
E sei riemerso dal pavimento freddo su cui sei stato sdraiato per ore senza neanche accorgertene, o forse ti è sembrata un’eternità e hai scandito ogni istante, senza riuscire a muoverti o forse non volevi farlo.
E niente è cambiato, niente è così grave da motivare il tuo stato d’animo.
Hai rotto un bicchiere, e non hai capito cosa ti abbia fatto piangere per ore, sentivi solo il viscerale bisogno di farlo. Paralizzato da pensieri che ti sfuggono, anche stanotte resterai sveglio.
E non so se gli altri capiranno, nel dubbio però tu diglielo.
“Non so se ti sei mai sentito così, come se stessi pensando a un miliardo di cose distinte tutte insieme e allo stesso tempo a nulla”.